Se hai un cane, probabilmente sei d’accordo che sia una vera e propria boccata di aria fresca. Riescono a portarti all’aperto diverse volte al giorno. Alcuni giorni potrebbe essere difficile dire chi porta a passeggio chi, ma siamo tutti concordi che l’aria all’aperto e la luce del sole ritemprano lo spirito a chiunque. Un passo importante è assicurarti che, quando porti il tuo migliore amico fuori, sia protetto dalle piccole creature che potrebbero volerlo pungere o attaccarsi alla pelle e al mantello perché questi minuscoli insetti possono portare scompiglio nel tuo mondo. Inoltre trasmettono alcune malattie dei cani pericolose. Il cambiamento climatico con temperature più calde e inverni più miti contribuisce ad aumentare questo rischio facilitando la sopravvivenza dei parassiti che riescono così a trasmettere le malattie per più mesi all’anno. Inoltre sempre più numerosi sono i proprietari che viaggiano per il mondo, accompagnati dai loro beniamini, veicolando malattie in luoghi dove prima erano assenti. Dedica alcuni minuti a informarti in modo da proteggere i tuoi amici pelosi, la tua famiglia e te stesso.
LA DIROFILARIOSI NEI CANI
Le zanzare possono trasmettere un parassita che allo stadio adulto si annida nelle camere cardiache e nei vasi sanguigni del cuore del cane. Questo parassita che prende il nome di Dirofilaria, viene trasmesso al nostro amico a quattro zampe attraverso la puntura di una zanzara. Una volta inoculata, la dirofilaria inizierà il suo ciclo vitale, migrando attraverso il sangue e raggiungendo il cuore, dove diverrà adulta. Il verme adulto può essere lungo dai 10 ai 30 cm ed è in grado di vivere per 5-7 anni.
Il cane infestato da Dirofilaria può inizialmente non mostrare alcun sintomo. Quando i parassiti sono divenuti adulti, diversi sono i segni clinici che possono comparire: tosse, affaticamento, perdita di appetito, perdita di peso e difficoltà respitratorie.
La malattia se non diagnosticata e trattata tempestivamente, può risultare fatale. È quindi molto importante chiedere al veterinario quali sono le migliori armi per tenere alla larga le zanzare.
LA BABESIOSI NEI CANI
Le zecche possono diffondere un parassita molto pericoloso, un protozoo chiamato Babesia che causa la babesiosi nei cani. Questo parassita infetta i globuli rossi del cane causando anemia emolitica (in cui i globuli rossi si disgregano) con sintomi come letargia, inappetenza, febbre, ittero (cioè ingiallimento della cute e delle mucose) e calo del peso. Per confermare la diagnosi sono necessari esami specifici, compresi esami del sangue e un esame microscopico dello striscio di sangue. ll trattamento della Babesia deve essere tempestivo poiché la malattia può risultare letale. Per questo è fondamentale proteggere i nostri pet con i migliori presidi, che solo il nostro vet conosce e potrà consigliarci.
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Alcuni tipi di flebotomi trasmettono con le punture il protozoo Leishmania ai cani. La leishmaniosi è una malattia grave presente in diverse zone del mondo, come America Latina, Africa , Medio Oriente, Asia ed Europa Meridionale. In Italia sono pochissime ormai le aree che si possono considerare libere da leishmaniosi.
Anche se non vivi in queste aree endemiche, ma le visiti con il tuo cane, vi è un rischio di trasmissione. È importante sapere che la leishmaniosi è una zoonosi. Ciò significa che attraverso la puntura del flebotomo infetto, puoi essere infettato anche tu. Pertanto è una malattia che può essere trasmessa all’uomo.
Nel cane la leishmaniosi colpisce diversi organi e apparati, tra cui la cute, gli occhi, le articolazioni e i reni. I sintomi possono essere i più disparati: lesioni della pelle, comparsa di forfora, ulcere, significativo calo del peso, crescita anomala delle unghie, sanguinamento dal naso, linfonodi ingrossati, zoppia. Ma la conseguenza più grave della leishmaniosi è il danno ai reni. L’insufficienza renale è la principale causa di morte nel corso di questa malattia. La diagnosi di Leishmaniosi richiede l’esecuzione di esami del sangue specifici. La terapia permette di tenere sotto controllo i sintomi. Non sono rare tuttavia le recidive.
La buona notizia è che è possibile controllare la diffusione della leishmaniosi con una strategia adeguata: è essenziale proteggere i cani sani dall’infezione e ridurre la diffusione della malattia dai cani infetti agli altri cani o addirittura all’uomo. La lotta contro la diffusione della malattia si basa su due fattori principali: protezione dalla puntura del pappatacio e vaccinazione.
LA BORRELIOSI NEI CANI
La borreliosi, comunemente indicata come malattia di Lyme, è una malattia batterica trasmessa dalle zecche dei boschi ai cani, ai gatti e all’uomo. I sintomi comprendono febbre, inappetenza, articolazioni gonfie e doloranti e stanchezza. È importante notare che i sintomi potrebbero svilupparsi diversi mesi dopo la puntura di una zecca. Le persone che vengono punte da una zecca infetta possono sviluppare l’eritema migrante, un’eruzione cutanea rossa che si diffonde, e che assume la tipica forma a bersaglio. Questa eruzione cutanea non si osserva facilmente negli animali.
L’ANAPLASMOSI NEI CANI
L’anaplasmosi è una malattia batterica che viene causata da due batteri: Anaplasma phagocytophilum e Anaplasma platys. La zecca dei boschi può trasmettere Anaplasma phagocytophilum. Questa malattia colpisce i globuli bianchi nei cani, nei gatti e nell’uomo. Febbre, letargia, inappetenza, dolore articolare e rigidità compaiono 1-2 settimane dopo l’infezione. Anaplasma platys può essere trasmessa dalla zecca bruna del cane. Questa malattia batterica causa una diminuzione della conta delle piastrine nei cani e a volte nei gatti. Oltre ai segni clinici di cui sopra, alcuni animali possono anche soffrire di sanguinamento dovuti alla diminuzione della conta delle piastrine.
L’EHRLICHIOSI NEI CANI
L’Ehrlichiosi è una malattia batterica trasmessa a cani, gatti e all’uomo da una varietà di zecche compresa la zecca bruna del cane. Questa malattia può causare sintomi simil-influenzali: febbre, stanchezza, dolore articolare, vomito, diarrea, in genere da una a tre settimane dopo il morso di una zecca infetta. Come con l’anaplasmosi, nei cani affetti possono verificarsi disturbi emorragici.
LA FEBBRE BOTTONOSA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE NEI CANI
La febbre bottonosa delle Montagne Rocciose è una malattia comune nei cani causata da un batterio, la Rickettsia. Viene trasmessa ai cani da diverse zecche, compresa la zecca dei boschi. Anche l’uomo può contrarre la malattia. I sintomi si sviluppano da cinque a dieci giorni dopo l’esposizione. Comprendono febbre, inappetenza, ingrossamento dei linfonodi, infiammazione articolare, tosse o respirazione difficoltosa, dolore addominale, vomito, diarrea e gonfiore della faccia o delle estremità. Nei casi gravi, all’interno delle palpebre e della bocca si osservano macchie rosso porpora perfettamente rotonde e piatte. Queste macchie sono causate dal sanguinamento sotto la superficie del tessuto. Possono essere osservati segni di interessamento del sistema nervoso, come stati mentali alterati e aumentata sensibilità dolorosa spinale ad un contatto normalmente indolore. Nell’1-5% dei cani la febbre bottonosa delle Montagne Rocciose è letale.
COME PROTEGGERE IL TUO CANE DALLE MALATTIE
Insomma questi esseri minuscoli possono causare danni enormi! È per questo che è così importante adottare le precauzioni necessarie per proteggere il tuo amico peloso in qualsiasi momento. Parla con il tuo veterinario: solo lui ti potrà indicare le migliori soluzioni e strategie da adottare per proteggere il tuo cane dalle malattie trasmesse dalla puntura di zanzare e pappataci e dalle punture delle zecche. Il controllo adeguato dei parassiti è vitale e deve essere effettuato durante tutto l’anno per ridurre al minimo il rischio di infezioni che potrebbero essere causa di gravissime conseguenze per la salute dei nostri amici a quattro zampe e la nostra.
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