Il cane è in grado di studiare attentamente il nostro linguaggio corporeo, compreso anche il minimo gesto: quindi, attenzione a come ci muoviamo o gesticoliamo davanti a un cane!
La comunicazione visiva si compone di una serie di posture che il cane mette in atto al fine di farci capire “come si sente” o “cosa sta provando” in quel momento. Ecco alcuni esempi di “messaggi corporei canini”:
- se il cane è sereno e prova piacere, le labbra sono leggermente tirate indietro, gli occhi semichiusi e le orecchie un po’ abbassate;
- se ha paura, il cane avrà le orecchie abbassate e ripiegate sulla testa;
- segnale di minaccia: il cane ha una postura rigida, zampe e arti tesi e lo sguardo fisso. La bocca è chiusa ma le labbra sono ritratte per mostrare i denti;
- se vuole dare un concreto segnale di avvertimento o di minaccia, il cane può ricorrere addirittura al morso inibito (afferrare con la bocca, ma senza stringere);
- socchiudere gli occhi, leccarsi il naso o sbadigliare sono segnali calmanti per il cane, utilizzati per rilassarsi e far capire che non è in “conflitto”.
- tipico nei cuccioli, sdraiarsi sulla pancia: è un chiaro invito al gioco.
Osservare la coda ci aiuta a capire cosa prova il cane: se la coda è sopra la linea del dorso, indica minaccia, se è sotto, il cane ha intenzioni amichevoli, mentre se è ripiegata tra gli arti posteriori esprime sottomissione o paura. Recenti studi hanno individuato un’interessante associazione tra la direzione dello scodinzolio della coda e l’emozione provata dal cane: se lo scodinzolio è verso destra, il cane sta provando emozioni positive, se è verso sinistra, invece, le emozioni sarebbero negative.
COME APPROCCIARE UN CANE?
Il miglior modo per avvicinarsi a un cane, soprattutto se sconosciuto o timoroso, è quello di accucciarsi vicino con movimenti molto lenti e lasciare che sia il cane ad avvicinarsi e annusarci. Mai invadere il suo spazio, né costringerlo a un contatto forzato. Se il cane si avvicina, è possibile iniziare ad accarezzarlo in zone in cui la nostra mano rimane per lui ben visibile (per esempio sulle spalle) ed evitare sempre movimenti bruschi.
Saper approcciare un cane in modo corretto, è molto importante soprattutto per i bambini: i cani non sono giocattoli da stropicciare a loro piacimento, ma esseri viventi da rispettare: al bambino va insegnato a rapportarsi in maniera corretta con l’animale. È utile che il bambino e il cane siano abituati a passare del tempo insieme (mai da soli, ma sempre con la supervisione di un adulto), creando diverse abitudini che rafforzino il legame e creino fiducia reciproca. Per esempio, far giocare abitualmente il bambino con il cane, fargli preparare la pappa, spazzolarlo, parlargli, portarlo a fare delle passeggiate (sempre con il genitore). I bambini devono essere educati a non spaventare gli animali e a rispettarne i luoghi di riposo e alimentazione; anche i cani un po’ più timorosi, ma trattati con rispetto, imparano presto a conoscere i bambini e a fidarsi di loro. Ovviamente l’intero processo di convivenza è assai più facile e naturale con i cuccioli piuttosto che un cane adulto.
La convivenza “bambino-cane” è una preziosa opportunità di crescita e di arricchimento sia per il bambino che per il cane. I bambini che crescono con i cani e i cani che crescono con i bambini imparano a conoscersi a vicenda. I più piccoli, grazie all’animale domestico, imparano a sviluppare competenze sociali, ma soprattutto a rispettare e prendersi cura di un altro essere vivente. Grazie al progetto Anmvi, sostenuto dal 2019 da MSD Animal Health, i medici veterinari entrano nelle scuole primarie d’Italia sensibilizzando quelli che saranno gli adulti di domani su come accogliere un animale in casa e prendersi cura di lui ogni giorno. Non a caso uno degli obiettivi del progetto didattico “Una zampa in famiglia” è far capire ai bambini che accogliere un animale in casa è una scelta di responsabilità. Un animale in famiglia offre infiniti momenti di gioia, ma prima di tutto è un essere vivente con le sue esigenze e i suoi bisogni.